Albert Fish, noto come Hamilton Howard Fish, è nato il 19 maggio 1870 a Washington D.C., da Randall Fish e sua moglie Ellen, una famiglia fortemente disagiata. Soprannominato come il Vampiro di Brooklyn, l'Uomo grigio, il Lupo mannaro di Wisteria e il Maniaco della Luna, Albert si vantava di aver molestato più di 400 bambini e di averne uccisi più di 100, quasi tutti afroamericani, poiché la loro carnagione, una volta appresa la loro scomparsa dai media, avrebbe scandalizzato meno l'opinione pubblica.
Nella sua famiglia c'erano molti parenti che avevano delle problematiche di salute: uno zio paterno soffriva di psicosi e morì in ospedale, un fratello fece la stessa fine, il fratello più giovane soffriva di idrocefalia e morì in poco tempo, un altro fratello era affetto da alcolismo cronico, una sorella aveva una malattia mentale. La madre soffriva costantemente di allucinazioni, mentre una zia paterna era completamente pazza. Albert crebbe di conseguenza in un ambiente decisamente malsano, portandolo a a estraniarsi con la mente e conducendolo all'ossessione per il peccato e per l'espiazione mediante il dolore.
La sua infanzia fu molto dolorosa; dopo la morte del padre, Albert finì in orfanotrofio, dove restò per anni in attesa che qualcuno lo adottasse. Durante la sua permanenza nella struttura, venne ripetutamente frustrato e bastonato, facendogli scoprire il piacere derivante dal dolore fisico. Le punizioni fisiche che riceveva, addirittura, spesso gli procuravano un piacere così forte da avere l'erezione e raggiungere l'orgasmo.
Una volta uscito dall'orfanotrofio, iniziò a mantenersi facendo dei lavoretti saltuari. Nel 1898 sposò una ragazza di diciannove anni, dalla quale ebbe ben sei figli. Prima ancora del matrimonio, intorno ai dodici anni, Albert iniziò una relazione omossessuale con un ragazzo che faceva il telegrafista.
Sempre in gioventù iniziò a praticare la coprofagia (l'ingestione di feci e urine), frequentando anche i bagni pubblici per poter spiare i ragazzi che si svestivano per espletare le loro funzioni fisiologiche. Nel 1890 Albert decise di spostarsi a New York, intraprendendo la "professione" del gigolò. In questo periodo, confessò in seguito, violentò svariati ragazzi.
Nel 1917, dopo diciannove anni di matrimonio, la moglie si innamorò di un ragazzo più giovane, uno studente, lasciando Albert da solo con i suoi sei figli: Albert, Anna, Geltrude, Eugene, John e Herry.
Foto della famiglia Fish |
Nel 1903 Albert fu arrestato per appropriazione indebita e scontò una pena nel carcere di Sing Sing, dove ebbe diverse relazioni con altri carcerati. Si presume che il suo primo omicidio sia avvenuto nel 1910 ai danni di un uomo di nome Thomas Bedden, ma la sua brutalità nei confronti dei bambini esplose probabilmente subito dopo l'abbandono della moglie.
Il 25 maggio del 1928, il giovane Edward Budd, trovandosi in serie difficoltà economiche, decise di inserire un annuncio sul giornale domenicale del New York World, alla ricerca di un lavoro per aiutare la famiglia. Qualche giorno dopo l'uscita dell'annuncio sul giornale, un uomo anziano con capelli e baffi lunghi e grigi, busso alla porta di casa dell'uomo e si presentò alla madre del ragazzo, Delia, con il nome di Frank Howard. Giorni dopo, Frank Howard giunse a casa Budd portando come regalo un bel cesto di fragole e del formaggio. La signora Budd lo convinse a rimanere per pranzo, così avrebbe conosciuto anche il marito, Albert Budd, Frank accettò volentieri l'invito e fece subito un'ottima impressione a tutta la famiglia per i suoi modi garbati e gentili, per il suo modo di porsi e per il suo portamento bene educato.
Poco prima del pranzo, entrò nella sala da pranzo la figlia della signora Budd, Grace, che all'epoca aveva 10 anni. Frank si fece sfuggire qualche complimento e per non dare sospetti regalò alla bambina 50 centesimi per comprare delle caramelle.
Grace Budd |
Frank (che ricordiamo essere in realtà Albert Fish) finse di dover partecipare a una festa di compleanno di suo nipote e convinse la famiglia Budd a portare con sé la piccola Grace, promettendo loro che si sarebbe preso cura di lei e che l'avrebbe riportata a casa intorno alle 21:00. Da quel giorno non ebbero più notizie di loro figlia. Non fu nessuna traccia dell'esistenza di questo Frank Howard, come se non fosse mai esistito e infatti era proprio così.
Sette anni più tardi dalla scomparsa della piccola Grace fu rinvenuta, nel novembre 1934, una busta con all'interno una lettera anonima indirizzata alla famiglia Budd, che indusse la polizia a sospettare di Albert Fish. La lettera recitava pressapoco così:
La signora Budd non sapeva leggere la lettera essendo analfabeta. In verità, dopo il suo arresto, Albert ammise alla procura di aver violentato la piccola Grace, ma essendo un soggetto incline a mentire non si seppe mai se lo avesse fatto per davvero. Fu proprio grazie a questa lettera che Albert Fish fu arrestato e per la precisione fu grazie a un emblema particolare, uno stemma piccolo ed esagonale con delle lettere incise: "N.Y.P.C.B.A." che tradotto significa "New York Private Chauffeur's Benevolent Association". Un portinaio che lavorava lì disse di aver preso alcuni pacchi e documenti vari e di averli lasciati al suo alloggio al 200 Est 52nd Street. La padrona di casa fu scioccata nel sentire la descrizione di Frank Howard e affermò che l'uomo che stavano descrivendo aveva vissuto lì per ben due mesi e che passava lì regolarmente per ritirare le lettere che suo figlio gli inviava. Dovettero aspettare che arrivasse una lettera e che Fish andasse a ritirarla per poterlo arrestare, cosa che avvenne il 13 dicembre del 1934, per mano del capo investigatore William F. King.
Un giorno, un autista di linea tranviaria, Joseph Meehan, vedendo la foto di Albert su tutti i giornali locali, lo identificò come l'anziano signore che stava provando a calmare un ragazzino seduto accanto a lui sul tram. La polizia purtroppo non fu in grado di recuperare dal fiume nel quale Albert disse di aver gettato parti del corpo.
I genitori di Billy erano Elizabeth ed Edward Gaffney. Elizabeth andò a far visita ad Albert nel carcere di Sing Sing per cercare di ottenere più dettagli sulla morte del figlio. Albert confessò l'omicidio dicendo: "Portai Billy vicino alla fossa, lo spogliai e gli legai mani e piedi, poi lo imbavagliai con un lembo di straccio sporco che avevo raccolto nella fossa. Poi bruciai i suoi vestiti e gettai le sue scarpe nella fossa. Intorno alle 02:00 andai a casa e l'indomani intorno alle 14:00 tornai da lui portando con me un gatto a nove code che fabbricai in casa tagliando una mia cintura. Con questo gatto a nove code ci frustai il suo posteriore nudo fino a che il sangue non scorse sulle gambe, poi tagliai le sue orecchie, il naso e infine decisi di incidere la sua bocca da orecchio a orecchio, poi gli cavai gli occhi e fu lì che morì. Decisi di ficcare il coltello nel suo ventre e tenni la mia bocca vicino al suo corpo per bere il suo sangue. Lo feci a pezzi e misi le sue orecchie, il naso, il pene, i testicoli, un pezzo del suo posteriore e alcune fette del suo ventre nella valigia che avevo con me. Infine tagliai il resto a pezzi, misi tutto dentro dei sacchi appesantiti con delle pietre, li legai insieme e li gettai dentro al fiume, guardandoli andare a fondo in poco tempo.
Tornai a casa con la carne che avevo raccolto nella valigia e mi prepari un bel banchetto; mi feci uno stufato con le sue orecchie, il naso, pezzi della faccia e della pancia, ci misi delle cipolle, carote, rape, sedano, sale e pepe ed era tutto squisitissimo. Mangiai ogni bocconcino di quella carne in circa 4 giorni, ma la cosa più buona fu il suo piccolo pene, dolce come una nocciolina, mentre i suoi testicoli non riuscii a masticarli e dovetti gettarli nel gabinetto".
Billy Gaffney |
Albert confessò anche l'omicidio di un altro bambino di otto anni, Francis X. McDonnell, scomparso il 15 luglio del 1924 mentre stava giocando sul portico di casa sua a Richmond, Staten Island. Il corpo del bambino fu trovato nei boschi. Dalla ricostruzione della scientifica, il ragazzino fu assalito, picchiato e strangolato con le sue stesse bretelle. Parecchi testimoni dissero di aver visto un anziano signore girare in quei boschi quel pomeriggio.
Francis X. McDonnell |
Albert Fish soffriva anche di una grave forma di masochismo; raccontò che gli piaceva farsi picchiare violentemente anche dai suoi stessi figli. Era solito conficcarsi degli aghi e degli spilli all'interno del suo scroto e nella zona intorno al suo ano, così in profondità che a volte alcuni di essi non riusciva più a tirarli via. Nel suo corpo, durante una radiografia, furono trovati circa ventinove tra aghi e spilli.
La radiografia Di Albert Fish |
Il processo di Albert fu molto breve, perché l'intenzione della difesa era quello di dimostrare che Albert fosse incapace di intendere e di volere, ma nel suo metodo e nelle sue risposte si notavano un'accuratezza nei dettagli e una consapevole intenzione nel voler agire in quel modo sia nei confronti di sé stesso che dei bambini che escluse tale ipotesi.
Anche se la giuria, nonostante tutto, cercò di fargli avere l'infermità mentale, fu ugualmente condannato a morte mediante sedia elettrica, morte che avvenne il 16 gennaio del 1936.
Albert aiutò persino i suoi carcerieri a stringere le fibbie della sedia ed esclamò che la scossa elettrica era l'unica cosa che non avesse mai provato in vita sua.
Nel 2007 uscì il film documentario su Albert Fish diretto da John Borowski, con Oro Benzina e Joe Coleman. Il titolo del film è: Albert Fish: Nel Peccato trovò la salvezza.
Locandina del film "Albert Fish" |
Locandina del film "The Gray Man" |