Nel 1701, a St. Francisville, Lousiana, il giudice Clark Woodruff avviò una piantagione. A quell'epoca, per avviare le piantagioni, venivano sfruttati gli schiavi. Come la storia purtroppo ci racconta, a quei tempi gli schiavi erano le "vittime" preferite della classe nobile e medio-borghese, nonché la forza lavoro a costo zero preferita dagli stessi, subendo soprusi, punizioni corporali e umiliazioni all'ordine del giorno. La piantagione di Woodruff fu creata, secondo le voci dell'epoca, sopra un terreno di sepoltura indiano; questo lui lo sapeva benissimo e nonostante questo non gli importò di dissacrare le tombe per sgombrare il terreno. Con il passare degli anni crebbe una vera e propria guerra familiare per chi dovesse avere più soldi e potere. Nella piantagione e nella abitazione annessa furono commessi una decina di omicidi, tanto che tutta la proprietà è stata classificata tra le più infestate d'America dopo Casa Matusita, e si racconta che i fenomeni paranormali siano molto frequenti ancora oggi. Ora la piantagione Myrtles svolge la funzione di bed e breakfast dopo un opportuno restauro, ma i fenomeni paranormali lasciano pensare che sia circondata da energie negative e oscure. All'interno di questo luogo, infatti, si trova uno degli oggetti più maledetti al mondo, che dall'aspetto può sembrare un normalissimo specchio del XVIII secolo, ma anch'esso ha un lato oscuro e sinistro.
Lo specchio "maledetto" |
Le storie legate allo specchio, nel corso degli anni, hanno attirato un gran numero di visitatori. Alcuni raccontano che delle volte il suo riflesso mostra delle immagini orribili e distorte di coloro che osano specchiarsi al suo interno. Altri invece dicono di aver visto riflessi una donna con dei bambini dall'aspetto orribile, i corpi decomposti e gli occhi bianchi che danno l'impressione di scrutare dentro l'anima. Vengono anche viste delle impronte di mani di bambino, come se provenissero dalla parte interna dello specchio. I "fantasmi" di questa donna e di questi due bambini si dice che appartengano alla moglie e ai figli di Clark Woodruff, morti per avvelenamento per mano di Chloe, una schiava indiana alle dipendenze di Woodruff, che si era invaghito di lei, violentandola in più occasioni. Chloe aveva meditato una vendetta nei confronti del padrone e della sua famiglia, così aveva deciso di servire una torta avvelenata in modo da sterminarli tutti quanti. Tuttavia, il signor Clark non mangiò la torta, salvandosi dalla morte. La moglie e i figli, però, non ebbero la stessa fortuna: mangiarono la torta e, tra atroci dolori, morirono. In seguito a tale tentato omicidio riuscito solo in parte, Chloe fu impiccata all'albero vicino all'abitazione.
Nella piantagione Myrtles ci sono anche altri fantasmi che si possono materialmente vedere e percepire, come ad esempio tre soldati della guerra civile uccisi nei pressi della casa, o due bambini, vestiti con dei grembiulini, che pare furono uccisi dalla loro stessa madre. E' stato anche avvistato più di una volta il fantasma di una donna francese, intenta a piangere e a lamentarsi, asciugando le sue lacrime con un fazzoletto di pizzo nero, seduta sul porticato della piantagione nell'eterna attesa di qualcuno.
Presenza riflessa sul vetro (cerchiata in giallo)
Presenza riflessa allo specchio (cerchiata in rosso)
A chiudere il quadro generale delle presenze che infestarono e infestano tutt'ora l'intera piantagione, c'è il fantasma di William Drew Winter, un avvocato che ha vissuto nella proprietà tra il 1860 e il 1871, anno in cui fu assassinato. Il fantasma di quest'ultimo lo si sente salire le scale barcollante, arrivando fino al diciassettesimo scalino per poi fermarsi di colpo. Si presume che sia morto proprio su quello scalino.
Foto che si trova all'interno della casa |
Presenza immortalata nei pressi dell'abitazione (cerchiata in rosso) |
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