Post in evidenza

Voodoo

  Il termine voodoo (o vudù) significa spirito o divinità, da alcuni tradotto anche come "segno del profondo", e ad oggi il termin...

06 maggio 2020

Tavola Ouija: tutorial





La Tavola Ouija non ha bisogno di presentazioni: grande protagonista di storie dell'orrore praticamente da sempre, trova spesso e volentieri spazio nelle produzioni cinematografiche e nei romanzi di genere e non.
Per quei pochi che ancora non la conoscessero e non sapessero di cosa stiamo parlando, la descrizione è presto detta: si tratta di una tavola (generalmente in legno) su cui sono impresse le lettere dell'alfabeto (su due file: dalla A alla M e dalla N alla Z), i numeri dall'uno allo zero, le parole "si", "no" e "arrivederci" e una planchette (o lancetta)una sorta di puntatore a goccia che verrà "mosso" dallo spirito sulle varie lettere e numeri per comporre la risposta alle domande poste dai partecipanti alla seduta.
Come è logico intuire, tentare di contattare entità ultraterrene e spiritiche è sempre un rischio, perchè a rispondere potrebbe essere uno spirito buono, un'anima errante, ma anche una creatura con tutt'altro che buone intenzione e spesso l'entità che si manifesta, approfittando del contatto creatosi dall'evocazione, è proprio quest'ultima.
Questo tutorial non solo spiegherà cosa fare per contattare una entità soprannaturale, ma soprattutto elencherà le cose da NON fare assolutamente nel caso si manifestasse l'entità sbagliata (leggasi: maligna) o per non indispettire la presenza invocata, anche se benigna.

Tutorial



  • I luoghi migliori per l'utilizzo della tavola Ouija sono il salone o la cucina, ma anche qualsiasi altra stanza che non sia una camera da letto: l'evocazione di uno spirito che rimarrà intrappolato nella nostra dimensione, infatti, potrebbe interferire negativamente con il nostro sonno e con i nostri sogni. Assolutamente vietati anche cimiteri, abitazioni abbandonate, chiese sconsacrate e, in generale, luoghi dove sono avvenuti delitti efferati o morti violente: questi sono luoghi in cui confluisce un gran numero di anime dannate ed entità pericolose, con il rischio che una di esse risponda all'appello.
  • Una volta scelto un luogo consono, ci si deve assicurare di essere almeno in due a utilizzare la tavola, poiché da soli sarebbe più facile entrare nel panico nel caso qualcosa andasse storto, ritrovandosi deboli e in minoranza rispetto a ciò che potrebbe rispondere alla vostra chiamata. Assicuratevi anche che nulla possa turbare la seduta: rumori molesti provenienti dall'esterno, luci troppo forti, rischio di qualcuno che possa entrare nella stanza: tutto questo potrebbe interrompere involontariamente il contatto lasciando l'entità intrappolata nel nostro mondo o facendola arrabbiare per non esserci congedati come si deve (ma di questo ne parleremo successivamente).
  • I partecipanti devono disporsi fronte alla tavola, posizionare la planchette sulla lettera "G" (quindi al centro della serie di lettere) e tenere le dita su di essa senza mai staccarle: questa regola vale per tutto il periodo in cui si sta effettuando la seduta; la forza spirituale dei presenti deve sempre essere superiore a quella dell'entità, una interruzione della stessa potrebbe essere terreno fertile per l'intromissione di spiriti tutt'altro che benevoli. La tavola deve trovarsi su un piano stabile e comodamente accessibile da tutti i partecipanti, per questo motivo è consigliabile stare seduti attorno a un tavolo, ma anche sul pavimento può andare bene.
  • Una volta assicurati che l'ambiente è tranquillo e tutti i presenti sono a loro agio (nessuno deve partecipare conto la propria volontà), si può iniziare a fare qualche domanda, purché se ne faccia una per volta e parli una sola persona; evitate che le voci si sovrappongano. Si possono fare domande del tipo: "è presente qualche spirito adesso?" oppure "quanti spiriti sono presenti in questo momento?" per cercare di ottenere una risposta e dare l'avvio al contatto. In ogni caso, dato che la risposta potrebbe tardare ad arrivare (o potrebbe non arrivare affatto, ma questo è un fattore di cui si prende atto fin dal principio), i partecipanti non devono mai lasciarsi andare a battute di scherno, risatine e parodie: gli spiriti non amano che li si prenda in giro.
  • La risposta, come accennato prima, avverrà tramite la planchette: i presenti la sentiranno muovere sotto le loro dita tra le varie lettere e numeri, creando la risposta alla domanda fatta o, se la domanda lo permette, soffermandosi sul "si" o sul "no". Nel caso in cui la planchette inizi a fare dei movimenti a forma di "otto" sulla tavola o si soffermi ripetutamente sul numero 8, è bene interrompere subito il contatto congedandosi, poiché ad aver risposto all'appello è una entità maligna.
  • Si possono fare tutte le domande che si vuole, purché si rispettino le accortezze di cui sopra (non sovrapporre le voci, non prendere in giro lo spirito, effettuarle una alla volta), ma MAI fare domande sulla data o sul motivo della propria futura morte, chiedere desideri, sui propri cari defunti o sull'esistenza di Dio: che sia uno spirito buono o malvagio, queste domande non sono bene accette.
  • Una volta che tutti i partecipanti sono d'accordo sul terminare la seduta, fermo restando che in caso risponda o si entri in contatto con uno spirito o con una entità malvagia questa deve essere terminata immediatamente, si sposta la planchette su "arrivederci". Su quest'ultimo passaggio non serve attendere la risposta dello spirito.
  • Non lasciare mai la planchette sulla tavola a termine della seduta e, in generale, non conservarli una sull'altra: la planchette deve sempre essere conservata a parte.

Ci sono altri accorgimenti che posso essere presi prima di iniziare una seduta con la tavola Ouija, dal circondare la tavola con un cerchio di sale, al fare una preghiera o accendere delle candele, tuttavia crediamo che questi siano più che altro effetti scenici, che di fronte al materializzarsi o al rispondere di una determinata entità non ne influiscono il comportamento o le intenzioni.
Si raccomanda inoltre di non effettuare mai una seduta sotto effetto di droghe o alcol o comunque in evidente stato di alterazione mentale: stati di salute precari e paura sono condizioni incompatibili con l'attività che ci si appresta a fare.
Si può creare, nel caso non si avesse, una tavola Ouija "casalinga" utilizzando una base di cartone o di legno su cui scrivere lettere, numeri e parole (solo quelli previsti, mi raccomando) e una moneta, per esempio, come planchette; su Amazon a tal proposito ce ne sono in vendita diverse, anche se noi consigliamo, tra i vari modelli riprodotti, questo.
Fateci sapere se avete avuto esperienze con la tavola Ouija nei commenti qui sotto e vi raccomandiamo in ogni caso di fare molta attenzione nel caso voleste provare per la prima volta.

2 commenti:

  1. Articolo molto interessante. Sinceramente non saprei proorio cosa chiedere ad una entità maligna... E tantomeno vorrei sapere se ci fosse. Grazie ancora per aver postato un articolo che suscita sempre tanto interesse. 🔝

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per il commento, ti stupirebbe sapere quante persone, per curiosità o per disperazione, utilizzino la Tavola Ouija!

    RispondiElimina

I commenti sono sempre apprezzati, purché rispettino la natura del blog. Eventuali commenti offensivi o inopportuni non verranno pubblicati.