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11 marzo 2020

La villa stregata di Mondello









Se c'è una cosa che affascina più di tutte è l'essere a conoscenza che a pochi passi da noi (metri o chilometri, non importa) possa esserci una abitazione stregata, infestata, posseduta, dalla quale - complici le leggende e le storie popolari tramandate di anno in anno - bisogna tenersi lontani se si vuole portare a casa la propria pelle.
Sebbene siamo abituati a decine di programmi che mostrano le più svariate strutture americane, che siano abitazioni, vecchi macelli o ospedali abbandonati, infestate da spettri, demoni e anime erranti, anche in Italia possiamo "vantarci" di qualche luogo da brividi alle ossa.
Uno di questi è senza dubbio Villa Caboto, una villa abbandonata da decenni situata a Mondello, in provincia di Palermo, Sicilia, e che è, a oggi, considerata una villa infestata.
Le leggende attorno alla villa sono, come da tradizione, molteplici, e ruotano tutte intorno al periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Si narra infatti che fosse una casa di piacere regolarmente frequentata da soldati tedeschi, fino a quando un plotone di soldati americani non decise di irrompere nella struttura e sterminarli tutti, prostitute comprese. Da allora le loro anime irrequiete risiederebbero ancora lì dentro.
Una variante della stessa invece suppone che fosse in realtà un quartier generale degli stessi tedeschi, dove a essere uccisi (e torturati) erano i prigionieri di guerra.
Non può mancare, come in tutte le leggende, la variante "amorosa": un uomo, la cui figlia era promessa in sposa a un ricco facoltoso di Palermo, una volta scoperto che la ragazza aveva una relazione segreta con un soldato americano, convinto che i due si trovassero nel capanno a esternare il loro amore, diede fuoco allo stesso. Peccato che nel capanno in quel momento si trovasse soltanto la ragazza, che da allora ha continuato a fare, di Villa Caboto, la propria dimora spettrale.
Qualunque sia la verità di fondo, sta di fatto che la villa da circa quarant'anni non riesce più a trovare un proprietario, soprattutto dopo la misteriosa aggressione in cui alcuni operai, intenti in corposi lavori di ristrutturazione al suo interno, riportarono svariate lesioni e contusioni dopo essere stati "spinti giù dalle scale" da una presenza invisibile.
Anche una pattuglia di carabinieri, chiamata a controllare dopo aver visto delle luci accendersi di notte nella villa (ricordiamo che la villa era ed è ancora disabitata) nel dubbio che fossero dei ladri o dei vandali, se ne uscirono con diverse lesioni, come se qualcuno gliele avesse date di santa ragione.
Insomma, qualunque sia la presenza che dimori a Villa Caboto, essa non gradisce gli intrusi e sono centinaia, se non migliaia, le testimonianze di persone che hanno sentito rumori più o meno inquietanti provenire dal suo interno, luci che si accendono e che si spengono senza alcuna spiegazione plausibile, sagome che sbirciano dalle finestre, e coloro che sono riusciti ad avventurarsi al loro interno hanno parlato di rubinetti che si aprivano da soli, sangue che cola dalle pareti, rumori di passi al piano superiore, ovviamente disabitato.
Anche Padre La Grua, noto esorcista palermitano venuto a mancare nel gennaio del 2012, si era interessato al caso, sostenendo che all'interno della villa non vi fossero degli spiriti, come si sarebbe potuto intuire dalle leggende, ma delle vere e proprie presenze demoniache.
Ad occuparsi di Villa Caboto non sono soltanto esorcisti e curiosi, ma anche professionisti di tutta Italia, compresi gruppi di Ghost Hunters (l'argomento è stato trattato anche dai Ghost Hunters 4 Mori di Cagliari sulla loro pagina Facebook) e studiosi di esoterismo, e più si scava dentro la sua storia, più si chiede in giro, più si ascoltano i racconti di chi, in un modo o nell'altro, vi ha avuto a che fare, più si rimane sconvolti dal modo in cui una, apparentemente innocua villa in stile Liberty, ha stravolto il modo di vivere e di pensare di coloro che risiedono, per forza di cose, nelle sue vicinanze.
Anche su Youtube sono parecchi i video (alcuni professionali e oggettivi, altri più puntati verso il sensazionalismo) che ne parlano e che mostrano alcune "stranezze" avvenute in tempo reale e noi non possiamo fare altro che prendere atto che certe cose, semplicemente, non possono essere spiegate o razionalizzate e che nel dubbio sarebbe opportuno starsene alla larga.

Aggiornamento: in seguito alla richiesta, per motivi legali, della rimozione della foto della vera villa di Palermo, quella che vedete è una foto puramente "illustrativa". Sul web, comunque, di foto della villa in questione ne troverete un bel po'. Abbiamo voluto precisare questo aspetto perché la correttezza per noi, come sempre, è al primo posto. 

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