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05 aprile 2020

Disney: il lato oscuro dei sogni




Sulla pagina Twitter di Horror Bazar (a proposito, se non lo avete già fatto, seguiteci anche lì!) abbiamo lanciato un sondaggio sul prossimo argomento da trattare sul blog e a vincere è stato "il lato oscuro di Disney". Eccoci allora qui a parlarvi di questo immenso mondo fatto di fiabe, sogni, personaggi animati e parchi di divertimento che da anni viene amato da grandi e bambini senza distinzione di età, ma che nonostante abbiamo imparato ad amare, è innegabile che da praticamente sempre circolano voci, più o meno confermate, più o meno fantasiose, sul lato oscuro della Disney e del suo creatore Walt, complici l'antisemitismo e la misoginia di quest'ultimo, che avrebbero in un certo senso influenzato la gran parte delle produzioni e che tutt'oggi sono fonte di discussione sul web e sui social.
Tra maledizioni, messaggi subliminali e Massoneria, abbiamo selezionato 5 "stranezze" che mostrano apparentemente un lato oscuro diametralmente opposto da quello che dovrebbe essere un prodotto per bambini.


1. Bianca e Bernie e la donna satanica




Nel lungometraggio Le Avventure di Bianca e Bernie del 1977, i due topolini fuggono per i tetti a bordo di una scatola di sardine fissata sul dorso di un albatros. In sottofondo le finestre dei palazzi scorrono così velocemente da non poterne vedere i dettagli... o quasi. 
In una finestra in particolare, infatti, si nota chiaramente una donna nuda che indossa una maschera dalle sembianze demoniache. Per notarla, oltre a tanta pazienza e precisione, bisogna bloccare l'immagine al momento giusto, perché essa appare per appena un secondo.
Come quell'immagine sia finita in un film per bambini non se ne ha idea e per anni i disegnatori hanno confermato e poi smentito quella che è un'evidenza assoluta.
La donna nuda c'è e non lo si può negare. I motivi che hanno spinto a inserirla in modo tale che venisse percepita dal cervello, ma non dall'occhio nudo (messaggio subliminale) resta un mistero.


2. La scritta "sex"




Non è raro, in un lungometraggio Disney, incappare nella scritta "sex" di tanto in tanto. Famosissima è la scena de Il Re Leone in cui essa appare nel cielo, sempre fugacemente, prendendo forma e dissolvendosi in pochissimi secondi. La foto qui sopra ne è l'esempio più eclatante (da me evidenziato in rosso), ma anche in Madagascar si assiste una scena simile: l'inquadratura di Melman allo Zoo di Central Park con alle spalle l'Hessex House ne è un'altra interessante prova: il cartello con la scritta è parzialmente occultato dal palazzo davanti così che si leggano solo le tre lettere incriminate: S-E-X. Un'altra coincidenza?


3. Il parco Disney abbandonato





Nel 1973 fu creato il primo parco acquatico del Walt Disney Parks and Resorts, il River Country. Nel 2005 il parco fu chiuso definitivamente per ragioni economiche, ma i teorici del complotto credono che dietro ci sia ben altro.
Si vocifera che in questo parco abbia perso la vita un bambino in seguito a un incidente, mentre voci parallele dicono ci sia un batterio killer nelle sue acque che ne ha obbligato la chiusura.
la cosa strana è che, sebbene l'area dei parchi divertimento a tema Disney si allarghi anno dopo anno e che quindi un terreno inutilizzato così vasto come il River Country sarebbe un vero spreco, il parco è stato soltanto chiuso e non smantellato.
Dettaglio ancora più bizzarro, la sera tutte le luci del parco vengono accese comunque e la sensazione è proprio quella di una città fantasma, come se fosse stato abbandonato dall'oggi al domani, all'improvviso.
Un ragazzo di Miami, un certo Shane, ha passato l'intera notte dentro al parco ed è riuscito a documentarne il senso di abbandono (andate qui se volete leggere la storia completa), oltre alle fotografie rimaste ancora negli archivi e svariati rettili in bella mostra dentro alcuni barattoli pieni di formaldeide.
Per sua stessa ammissione, era come se il parco, stranamente, fosse abitato.


4. "666"




Questo particolare ha ben poca necessità di essere descritto. Come evidenziato sulla foto del logo Disney che potete vedere qui sopra, parte delle lettere sembrano essere state ideate in modo da formare tre "6", i rinomati numeri del diavolo. Che Walt Disney fosse un Massone e un antisemita è noto a tutti, ma come già accennato in precedenza non era neanche nuovo a inserire simboli e allusioni sataniche (o demoniache) all'interno dei cartoni animati. Il logo stesso, come già detto, contiene una potente allusione che agli occhi dei più disattenti (o dei bambini innocenti) potrebbe sfuggire. Una allusione impalpabile, subliminale, inconscia.
O, forse, pura suggestione.
Ad ogni modo è un altro elemento che rende inquietante il "volto nascosto" della Disney.



5. Sfruttamento




Walt Disney era considerato un po' come il "papà buono" di tutti i bambini. Creatore di personaggi meravigliosi, di storie incredibili, di veri e propri sogni, inventore della citazione: "If you can dream it, you can do it" (Se puoi sognarlo, puoi farlo), con i dipendenti era un vero tiranno.
Nel personale alle sue dipendenze non erano ammessi neri o ebrei, si sfioravano le 15 ore di lavoro giornaliero e al minimo errore si rischiava il licenziamento.
Disney pretendeva che tutti lo chiamassero "Zio Walt"; era spesso descritto come lunatico, misogino, alcolizzato e depresso.
Venne ribattezzato molto presto "Il Tiranno" e uno dei disegnatori, lavorando al film Fantasiadiede il nome Yen Sid allo stregone della scena di Topolino alle prese con la magia, che altri non è che "Disney" letto al contrario.
Questa doppia personalità dentro e fuori gli studi Disney, continua a far parlare di lui anche a distanza di anni, mentre la gente si chiede come sia possibile che un uomo del genere abbia potuto creare un mondo così meraviglioso.
Sia quello che sia, crediamo di parlare a nome di (quasi) tutti dicendo che gli siamo comunque grati per ciò che ha fatto e per quello che oggi il marchio Disney rappresenta.
Tutto il resto, ovviamente, rimarrà un grande e ombroso punto interrogativo.

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